12 Febbraio 2019 | dal Territorio

Alla scoperta del bambù, convegno Cia Padova su colture alternative

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Contribuisce a depurare l’aria, tutela il territorio contro il dissesto idrogeologico, può essere utilizzato nella bioedilizia, o per un uso estetico o, ancora, come infuso contro i radicali liberi: il bambù rientra a pieno titolo nella categoria delle "colture alternative" e racchiude in sé tantissime proprietà straordinarie.

Trattandosi di un sempreverde, il bambù effettua il processo di fotosintesi clorofilliana per tutto l’anno e una ricerca condotta dall’Università La Sapienza di Roma lo battezza come coltura in grado di assorbire la maggior quantità di anidride carbonica. Ma questa è solo la punta dell’iceberg: coltivato nelle zone montane, e vicino ai corsi d’acqua, costituisce una maglia verde reticolata molto forte, che compatta il terreno, contribuendo a difendere il territorio dal dissesto, il tutto a costi nemmeno confrontabili con quelli relativi a interventi infrastrutturali. E ancora: la pianta può essere utilizzata come combustibile nelle stufe a pellet con una riduzione significativa delle emissioni di sostanze inquinanti. Trattandosi di un carbone vegetale, quando brucia non lascia residui dannosi per la salute.

Insomma, le proprietà del bambù sono davvero incredibili e le possibilità economiche che derivano dalla sua coltivazione sono decisamente interessanti.

Per queste ragioni, Cia-Agricoltori italiani di Padova, in collaborazione con l’Associazione BioBambù Italia, ha organizzato un incontro sul tema martedì 12 febbraio, alle ore 18, nella sede Cia, Sala Mario Donati, in via della Croce Rossa 112.