Dieta Mediterranea strumento di diplomazia. Cia all'evento MAECI
Il presidente nazionale Cristiano Fini nel panel con le organizzazioni del settore
Variegata e salubre, frugale e di qualità, anti-spreco e guida verso sistemi alimentari sostenibili, elemento chiave dei territori e identità delle regioni italiane. Questo è la Dieta Mediterranea, patrimonio Unesco, ma anche un sempre più attuale "strumento di diplomazia" che la porta ora al centro dell'appuntamento, di riflessione e confronto, organizzato dal Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale (Maeci) per venerdì 15 luglio, alle 10, presso la Cappella Palatina della Reggia Caserta.
Tra gli ospiti relatori dell'evento, realizzato in collaborazione con CIHEAM Bari e Comune di Caserta, anche il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini.
Al centro del dibattito con i territori, le realtà produttive, le istituzioni e alcuni dei massimi esperti del Paese, temi dirimenti per il futuro del pianeta e dell'umanita: sicurezza alimentare, nutrizione e cooperazione internazionale, così come promossa dall'Italia. Dunque, le sfide prioritarie della diplomazia alimentare italiana vista come azione sinergica e collaborativa di tutto il sistema Italia partendo dalla promozione della Dieta Mediterranea.
Si torna, quindi, a fare il punto sugli ultimi anni di importante attenzione dedicata alla Dieta Mediterranea, da parte della scienza come della cultura, e che ha dato un significativo impulso a misure di valorizzazione e salvaguardia applicate a livello nazionale, regionale e locale. Basti ricordare che, dopo il 2010 quando la Dieta Mediterranea è stata riconosciuta come patrimonio intangibile dell’umanità dall’Unesco, anche sotto la spinta del Vertice delle Nazioni Unite sui Sistemi Alimentari del 2021, è decollato l'impegno globale della comunita internazionale verso diete, consumi e produzioni più sane e sostenibili, imprimendo un'accelerazione positiva all'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.
L’Italia ha giocato un ruolo centrale nel Summit e nel pre-Summit a Roma, nella Presidenza del G20 e con l’approvazione della Dichiarazione G20 di Matera sulla sicurezza alimentare, oggi uno dei principali documenti di principi di riferimento per l’azione della comunità internazionale a garanzia della sicurezza alimentare. E ancora, con il primo Dialogo Ministeriale Mediterraneo sulla Crisi Alimentare, insieme a Fao, l'8 giugno scorso in vista del secondo Dialogo Ministeriale Mediterraneo a Roma il prossimo dicembre e della Terza Conferenza Mondiale di Bari sulla rivitalizzazione della Dieta Mediterranea, organizzata dal 28 al 30 settembre dal CIHEAM Bari.
IL PROGRAMMA* DELL'EVENTO ALLA REGGIA DI CASERTA (*non definitivo)
Modera Angela Rafanelli, conduttrice del programma RAI “Linea Verde”
Interventi di apertura
Luigi Di Maio, Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale; Vincenzo De Luca, Presidente Regione Campania; Carlo Marino, Sindaco di Caserta e presidente Anni Campania
Il ruolo dei territori. Esempi di diplomazia alimentare: il Milano Urban Food Policy Pact e la registrazione della Dieta Mediterranea come Patrimonio Mondiale dell'Umanità
Beppe Sala, Sindaco di Milano (in collegamento video) e Stefano Pisani, Sindaco di Pollina
Il Sistema produttivo a sostegno della diplomazia alimentare dell’Italia
Maria Pina Fontana, CEO di Tenuta Fontana; Rosanna Marziale, Chef Stella Michelin; Valentina Stinga, responsabile regionale Campania Coldiretti Donne Impresa; Ivano Vacondio, Presidente Federalimentare; Luigi Scordamaglia, Presidente Filiera Italia; Massimiliano Giansanti, Presidente Confagricoltura; Franco Verrascina, Presidente Copagri; Cristiano Fini, Presidente Cia-Agricoltori Italiani ed Ettore Prandini, Presidente Coldiretti
Europa e Mediterraneo: sicurezza alimentare tra innovazione, trasformazione tecnologica e cooperazione internazionale
Pina Picierno, Vicepresidente Parlamento Europeo; Angelo Riccaboni, Presidente Fondazione Prima per la ricerca e innovazione nel Mediterraneo, Presidente Santa Chiara Lab dell’Università di Siena; Alessandra Pesce, Direttore del Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia del CREA; Maurizio Raeli, Direttore Ciheam Bari.
Alle conclusioni: Qu Dongyu, Direttore Generale FAO; Mara Carfagna, Ministro per il Sud e la Coesione territoriale e Luigi Di Maio, Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale