05 Luglio 2019 | dal Territorio

Le proposte di Cia Sicilia Occidentale per rilanciare settore vino

#crisi #agricoltura #vino
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Interviene il presidente nazionale Dino Scanavino

Un confronto con Ministero e Regione per costruire insieme il percorso che tiri fuori dal pantano della crisi il settore vitivinicolo siciliano. Con questo obiettivo, Cia Sicilia Occidentale chiama a raccolta produttori e cantine organizzando, venerdì 5 luglio alle ore 18 al Baglio Basile di Petrosino, in provincia di Trapani, il convegno “Crisi vitivinicola: le proposte della Cia per rilanciare il settore”.

Al convegno, a cui parteciperà il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani Dino Scanavino, sono stati invitati il ministro per le Politiche agricole Gian Marco Centinaio e il presidente della Regione Nello Musumeci.

Dopo il saluto del sindaco di Petrosino Gaspare Giacalone e del referente Cia di Petrosino Enzo Maggio, ci sarà la relazione di Nino Cossentino, presidente di Cia Sicilia Occidentale. I lavori -presieduti da Rosa Castagna, presidente regionale dell'organizzazione- saranno aperti dal vicepresidente Matteo Paladino. Al convegno interverranno l’assessore regionale all’Agricoltura Edy Bandiera, il dirigente generale dell’assessorato Dario Cartabellotta, il direttore dell’IRVO Vincenzo Cusumano, il deputato nazionale M5S della commissione Agricoltura Antonino Lombardo e il parlamentare europeo M5S Dino Giarrusso. Poi ancora Pietro Di Leo, responsabile Gie Vino Cia Sicilia, Gianfranco Maltese, referente per Cia al Ceja e Antonio Parrinello, coordinatore del Comitato giovani agricoltori Marsala. Interverranno anche Antonio Rallo, presidente Doc Sicilia e i presidenti di alcune importanti cantine sociali: Dino Taschetta (Colomba Bianca), Nicola Vinci (Europa), Salvatore Li Petri (Ermès).

Secondo Cia Sicilia Occidentale, 4 sono le questioni chiave che, a livelli diversi, devono essere risolte per rilanciare il settore vino regionale:

  • Riconsiderare e rafforzare i controlli e ridurre il tetto di produzione da 500 ql/ettaro a 250 ql/ettaro per le uve destinate alla produzione di vini comuni;
  • Promuovere in sede europea il divieto della pratica di zuccheraggio in area B;
  • Incrementare le risorse e le percentuali di concorso pubblico per le azioni di promozione previste da OCM vino;
  • Limitare il trasferimento dei diritti d’impianto in altre regioni e imporre alle nuove destinazioni regionali il rispetto delle rese di origine.