Torna il mercato dell'Arco Etrusco di Cia Umbria
Appuntamento venerdì 8 dicembre, dalle 12 alle 19 in piazza Puletti a Perugia
Un venerdì da dedicare alla scelta dei regali di Natale da mettere sotto l’albero. Torna il mercato dell’Arco Etrusco di Cia-Agricoltori italiani dell’Umbria in piazza Puletti a Perugia dalle 12 alle 19. Protagoniste le aziende agricole dell’Umbria e i loro prodotti. Per frutta e verdura, dalla Valtopina, Orto in giro, a vendere farine, pasta, cereali e legumi I Piani da Costacciaro. E ancora: le conserve e i prodotti a base di canapa di Borgo Monticelli di Marsciano, Di Mario Daniela di Montegabbione e il Corniolo da Corciano. Immancabili i formaggi della società agricola Gatti di Castiglione del Lago, il miele e i torroni di Apincampo di Marsciano, i salumi e la porchetta dell’azienda agricola Urbani di Gubbio e le uova di Le Pulle, Nocera Umbra. Tra le new entry, da Magione Le Olivastre con il loro olio evo, le creme spalmabili e i biscotti.
Curiosando tra la decina di banchi dei produttori agricoli della filiera corta, sarà possibile scegliere i prodotti per comporre il proprio cesto di Natale e regalarlo ad amici e parenti. Per i più creativi, dalle 15 sarà possibile partecipare al laboratorio gratuito di intreccio di cesti a cura di Antonella della fattoria didattica La Badia (Marsciano). Una volta fatto e arricchito con della vera paglia, potrà essere completato con i prodotti del mercato agricolo.
Grandi novità, quindi, in piazza Puletti all’alba dei tre mesi dal taglio del nastro del mercato settimanale che ha dato il via al progetto “Farm@Cia” con il patrocinio del Comune di Perugia e dell’Università per Stranieri e con la stretta collaborazione delle associazioni Vivi il Borgo, Assogaribaldi e Borgo Sant’Antonio – Porta Pesa. Un percorso che si fonda sui valori del rispetto della stagionalità delle produzioni, la qualità della materia prima, uniti ai concetti di filiera corta e alternativa, rigenerazione urbana, promozione di stili di vita salutari e “AgriCultura”, intesa come la diffusione di una cultura sostenibile del cibo; non solo un mercato agricolo dove acquistare prodotti di stagione dalle aziende agricole del territorio per promuovere filiere sostenibili dal punto di vista economico, ambientale e sociale, ma un mercato non convenzionale.