24 Settembre 2020 | News

Pronto piano Anbi per rete idraulica al Sud. Previsti oltre 200 interventi

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Obiettivo efficientamento con 4 nuovi bacini e investimento complessivo di quasi 2 mld

Nel Sud Italia, oltre l’11% della capacità dei bacini per la raccolta delle acque è occupato dalla presenza di sedime; per liberarli dall’interrimento sono pronti 45 progetti, che garantirebbero oltre 1.300 posti di lavoro. Non solo: nel Meridione ci sono 6 invasi incompleti, la cui ultimazione incrementerebbe la disponibilità idrica per oltre 55 milioni di metri cubi, attivando circa 1.300 posti di lavoro; i progetti sono già pronti. Sono questi alcuni dati diffusi da Anbi, l’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela Idraulica del Territorio, nell'ambito della presentazione a Matera del Piano per l’efficientamento della rete idraulica.

La proposta, già presentata al Governo e composta da progetti con l’iter burocratico assolto e in attesa solo di finanziamento, prevede nel Sud anche 222 interventi di manutenzione straordinaria e la realizzazione di 4 nuovi bacini idrici; l’investimento complessivo è circa di 1 miliardo e 899 milioni di euro, capaci di attivare quasi 9.500 unità lavorative nel segno del Green New Deal.

“Mettiamocela tutta per un importante lavoro di squadra -ha affermato Francesco Vincenzi, presidente di Anbi, evidenziando la funzionalità del Piano redatto dai Consorzi di bonifica e irrigazione, alle opportunità del Recovery Fund, il cui cronoprogramma prevede la conclusione degli iter procedurali con l’assegnazione dei lavori entro il 2023 e l’ultimazione delle opere entro il 2026-. Il futuro dell’Italia è legato anche alla capacità di ridurre il divario fra Nord e Sud del Paese; lavoriamo per questo nella prospettiva di un modello economico, che abbia il territorio al centro.”

“Il Recovery Fund è una straordinaria opportunità, cui non si può rispondere con irrealizzabili megaprogetti- aggiunge Massimo Gargano, direttore generale di Anbi-. L’Italia ha ripetutamente dimostrato di avere difficoltà di spesa per l’impossibilità di rispettare le tempistiche previste, per colpa delle lungaggini burocratiche. Il Piano Anbi, fatto di progetti già definitivi ed esecutivi, accorcia i tempi, offrendo un contributo di concretezza al Paese ed alle Istituzioni, che lo rappresentano".