Unionbirrai e Cia uniti per promuovere i birrifici agricoli
Sono il 15% del totale. L’annuncio a Beer&Food Attraction
Unionbirrai e Cia-Agricoltori Italiani uniti per promuovere i veri birrifici agricoli.
Al Beer&Food Attraction di Rimini, in occasione dell’incontro “Birrifici Agricoli, sì o no: strumenti per una scelta consapevole”, il consigliere di Unionbirrai Andrea Soncini ha spiegato che, con Cia, è stato siglato un protocollo d’intesa volto a creare un tavolo di lavoro stabile sull’agricoltura e a fare lobbying insieme in ambito internazionale.
“Stiamo lavorando a disegni di legge regionali -ha spiegato Soncini- per creare un progetto pilota. Il nostro scopo non è quello di creare bollini di qualità, ma di costruire una struttura omogenea sul piano nazionale, per poi permettere a livello regionale di regolamentare le singole discipline”.
L’idea di Unionbirrai è lavorare affinché il birrificio agricolo non sia solo un mezzo per usufruire di un regime fiscale agevolato, ma una scelta consapevole di filiera da comunicare al consumatore. Per identificare i birrifici agricoli, potrà essere adattato il marchio “Indipendente Artigianale”, recentemente lanciato da Unionbirrai e presente ormai sui prodotti di 189 birrifici sparsi per l’Italia. Un modo semplice e immediato per assicurare al consumatore le caratteristiche di indipendenza del produttore e di artigianalità del prodotto.
Dall’agosto 2010 la produzione di birra è stata definita attività agricola connessa, il che comporta importanti benefici dal punto di vista fiscale, purché il birrificio dimostri di produrre almeno il 51% delle materie prime utilizzate. Ad oggi sono circa il 15% del totale i birrifici agricoli italiani, con le presenze più importanti in Toscana, Abruzzo e Marche.