ASeS-Cia: subito nuove politiche contro disuguaglianze e povertà
Già 2 milioni di cittadini sotto soglia sopravvivenza. Agricoltura occasione di inclusione sociale
Intervenire in aiuto dell'anello più debole della società. La povertà dei popoli avanza inesorabilmente, complici i cambiamenti climatici, le guerre e le pandemie. Così ASeS - Agricoltori, Solidarietà e Sviluppo, l'Ong di Cia-Agricoltori Italiani che rilancia l'allarme dell'ultimo Rapporto Caritas presentato in occasione della Giornata internazionale per lo sradicamento della povertà.
Continenti interi -sottolinea ASeS-Cia- come l'Africa soffrono più di altri, come Cina e India, dove le economie fanno strage delle politiche ambientali e dei diritti umani. In Italia, secondo il Rapporto Caritas, 2 milioni di cittadini sono sotto la soglia della sopravvivenza e i poveri sono in totale già 6 milioni. La povertà nel nostro paese è diventata ereditaria e le vittime sono soprattutto donne e bambini.
Esiste un'emergenza immediata di nuove politiche per contrastare le diseguaglianze -aggiuge, poi, ASeS-Cia-. Il mondo dell'agricoltura fortemente piegato dalla crisi energetica e dell'incremento del costo delle materie prime provocato dalla guerra, può fornire una straordinaria occasione di lavoro e di inclusione. In sintesi -conclude la Ong di Cia- il contrasto alla povertà si combatte offrendo lavoro dignitoso e quello che viene dall'agricoltura, un mondo in prima linea contro sfruttamento e caporalato, può fornire un'alternativa assai importante.