30 Ottobre 2019 | News

Caporalato: in Comagri bozza piano triennale. 85 mln dal Viminale

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Attivato tavolo Mipaaf, Interno e Lavoro

Per il contrasto e la prevenzione del caporalato, attivato il tavolo interministeriale Mipaaf, Viminale e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Sul tavolo una prima bozza di piano triennale di attività. E’ quanto annunciato in audizione Comagri Camera con la Ministra arrivata a tracciare la linea delle azioni prioritarie da intraprendere.

In testa, l’impegno a garantire la piena attuazione della legge sul caporalato, la 199 del 2016 che chiama richiede un confronto più ampio a livello parlamentare per estendere la norma in altri settori. Altra urgenza, il divieto delle aste al doppio ribasso che sono caporalato in giacca e cravatta e la semplificazione per ridare impulso alla competitività delle aziende.

Quanto al piano triennale, -stando alle parole della Bellanova- si tratta di uno strumento nuovo per metodo e contenuti. Prevede interventi contemporanei su tutti i fronti, intermediazione legale del lavoro, trasporto, alloggio, rete del lavoro agricolo di qualità e controlli. Coordinamento con regioni e ministeri interessati. Pilastro operativo del cambiamento, gli 85 milioni di euro del ministero del lavoro già stanziati.

Per la prima volta ci sarà una mappatura dei fabbisogni di lavoro agricolo, con un calendario basato sulle esigenze di raccolta e manodopera a livello nazionale. Rispondendo così – fanno sapere dal Mipaaf- alle richieste delle imprese, che registrano oggi una forte difficoltà nel reperire manodopera in maniera legale.

Il piano prevede, inoltre, il rilancio e la semplificazione del lavoro agricolo di qualità e delle sue articolazioni, che, come prevede la norma, dovranno essere sempre di più motori di nuove forme legali di intermediazione del lavoro. L’iscrizione alla rete dovrà costituire effettivamente un pre-controllo, in modo da direzionare prioritariamente i controlli sul campo sulle aziende che non sono iscritte. Chiesto a Inps e ispettorato nazionale di incrociare i dati.

A lavoro, infine, -ha dichiarato la Bellanova in audizione- per una rapida applicazione della direttiva europea sulle pratiche sleali, che completerà il lavoro iniziato in Italia con l’articolo 62 del dl 1/2012.