Caro energia: Aiel-Cia scrive a Cingolani, serve contributo biomasse legnose
Lettera al ministro per sottolineare ruolo biocombustibili nel contrasto della povertà energetica e nel processo di transizione energetica
Aiel, l’Associazione promossa da Cia che rappresenta oltre 500 soci tra produttori, distributori, costruttori di tecnologie, progettisti e installatori di impianti di riscaldamento a biomasse legnose, scrive al ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani.
Nella lettera, firmata dalla direttrice generale Annalisa Paniz, l’Associazione esprime apprezzamento per l’impegno e la determinazione dimostrati sinora dal ministro nel contrastare gli effetti economici del caro energia, mettendo in campo politiche volte a tutelare i consumatori e a favorire la transizione energetica in un’ottica di neutralità tecnologica.
L’impennata del prezzo del gas in bolletta degli ultimi mesi, che non sembra destinata a frenare nel breve periodo, ha reso evidente la necessità che una reale transizione energetica sia sostenibile non solo dal punto di vista ambientale, ma anche sociale ed economico.
“L’unico modo per contrastare i preoccupanti fenomeni di povertà energetica che interessano una parte delle famiglie italiane -spiega nella lettera Paniz- è abbandonare al più presto le fonti fossili promuovendo tutte le energie rinnovabili, sia quelle più moderne, ma anche le più antiche e mature, come i biocombustibili legnosi che assicurano continuità, stabilità e programmabilità, tre aspetti centrali per rendere la transizione ecologica realmente sostenibile e inclusiva. Alla luce di obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera sempre più ambiziosi, riteniamo essenziale porre l’attenzione sui biocombustibili legnosi come un veicolo di sostenibilità che contribuisce all’abbattimento delle emissioni e alla manutenzione del patrimonio boschivo e che, allo stesso tempo, genera un indotto occupazionale rilevante per il Sistema Paese”.
Aiel accoglie inoltre con favore la recente limatura ai sussidi ambientalmente dannosi operata dal Ministero della Transizione Ecologica, auspicando che sia l’inizio di un processo che conduca, entro la metà del 2022 e in linea con quanto previsto dal pacchetto Fit-for-55, all’annunciato piano di uscita. Una rimodulazione dei sussidi permetterebbe inoltre di destinare maggiori risorse alla lotta contro la povertà energetica, ad esempio tramite agevolazioni fiscali o la rimodulazione dell’Iva sui biocombustibili, che grava maggiormente sui redditi bassi.
L’auspicio di Aiel e di tutti gli operatori della filiera legno-energia è che venga tenuto in considerazione il prezioso contributo che il settore produttivo delle biomasse legnose può fornire alla realizzazione di politiche energetiche strutturali che guardino ad obiettivi di lungo termine. Gli interventi emergenziali sul gas attuati per mitigare gli effetti economici avversi su famiglie e imprese non devono infatti distogliere l’attenzione dalla necessità non più prorogabile di promuovere le fonti energetiche rinnovabili che, insieme a efficienza e risparmio energetico, sono la sola risposta a crisi climatica, caro energia, speculazioni e dipendenza dagli approvvigionamenti esteri.