In Cia siglato il “Patto di Buongusto” tartufo-sakè
Iniziativa dell'Accademia con l'Ambasciata del Giappone in Italia e la Japan Italy Economic Federation - JIEF
"Patto di Buongusto" tra Italia e Giappone, coronato con la "ricetta dell’amicizia" tra i due popoli, nel binomio tartufo e sakè. A ospitare l'evento Cia-Agricoltori Italiani.
Ieri la cerimonia in Auditorium "Giuseppe Avolio" a Roma, promossa dall'Accademia del Tartufo nel mondo in collaborazione con l’Ambasciata del Giappone in Italia e la Japan Italy Economic Federation – JIEF.
Diverse le motivazioni che hanno spinto l’Accademia a dare impulso, insieme ai suoi partner, a un inedito momento di amicizia e condivisione tra Italia e Giappone, prima tra tutte la promozione delle due culture attraverso la contaminazione tra le rispettive eccellenze agroalimentari, in particolare le più note al mondo: tartufo e sakè. Un "Patto del Buongusto", così è stato definito e affidato all'espressione di una ricetta simbolo della cucina italiana a base di tartufo, la tagliatella mantecata con formaggio cremoso in abbinamento a sua maestà il sakè.
Dunque, protagonista il gemellaggio tra tartufo e sakè, unito alla firma di un protocollo di promozione e valorizzazione dei prodotti dei due Paesi, sancito dall’intervento dell'Ambasciatore del Giappone in Italia S.E. Satoshi Suzuki, che da tanti anni promuove l'idea del sakè nella cucina italiana e internazionale.
"Vogliamo promuovere l'amicizia tra i due popoli -hanno dichiarato gli organizzatori- nel segno della condivisione a tavola, del connubio tartufo e sakè, capace di essere un must della ristorazione e tra le famiglie, in una degustazione unica che tutti devono e possono provare e che per i gourmet può diventare una scoperta di abbinamento accattivante e culturalmente irresistibile”.
“Per Cia-Agricoltori Italiani -è intervenuto il presidente nazionale, Cristiano Fini- il ruolo delle imprese agricole è da sempre centrale nella tutela del suolo, dell’ambiente, del turismo e dell’enogastronomia. In questo quadro è importante valorizzare anche i prodotti del bosco e, fra questi, il tartufo che occupa un posto privilegiato per le indubbie qualità gastronomiche ed è sempre più di richiamo in ogni parte del mondo. Inoltre, va sostenuta la buona espansione della coltivazione di tartufo in Italia, stimolando lo sviluppo della filiera e creando occasioni di scambio internazionale, come quest’ultimo evento che avvicina in modo inedito tartufo e sakè, e quindi l’Italia e il Giappone”.
Nel corso dell'incontro, moderato dal giornalista, Gianluca Semprini, è stata inoltre presentata l’anteprima mondiale delle previsioni sulla stagione del tartufo bianco in Italia, da parte dello studioso, Giuseppe Cristini.
A conclusione la degustazione del piatto con il coinvolgimento degli studenti dell'Istituto Alberghiero di Piobbico, dove sua maestà il tartufo vive e vegeta tutto l'anno con le capitali del tartufo che partono da Urbino fino ad Acqualagna e Sant'Angelo in Vado. Fanno da corollario a un terroir e un areale che vede non solo il bianco, ma tutti i tartufi assolutamente unici, all'interno della splendida Regione Marche che da tempo promuove il progetto Tartufo tutto l'anno in tutte le sue tipologie.