01 Luglio 2021 | News

Fisco: Caf-Cia, su cashback incentivo inefficace per aumentare gettito

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Servono misure eque per sviluppo e lavoro

Il cashback ha ottenuto ingenti risorse statali eppure, numeri alla mano, non ha sortito gli effetti sperati di un maggiore gettito per l’erario come conseguenza di emersione di attività, ma ha di fatto premiato quanti già utilizzavano mezzi di pagamento elettronico. Perciò cogliamo favorevolmente la decisione del Governo di sospendere questa esperienza e di aprire riflessioni diverse per il prossimo futuro. Così il Caf, il sistema dei Centri di assistenza fiscale di Cia-Agricoltori Italiani, che aggiunge: in termini di risorse, sappiamo bene che al momento della sua istituzione, sono state destinate a tale iniziativa ben 5 miliardi di euro, una cifra considerevole soprattutto se confrontata tra le tante con le somme destinate all’assegno unico ( misura ponte) pari a 3 miliardi. 

"L’intento era premiare il pagamento con mezzi tracciabili al fine di ottenere maggiore imponibile e conseguentemente maggiore gettito -spiega Mastrocinque- ma altrettanto vero che la cifra stanziata è quasi il doppio di quanto il Governo ha previsto per la misura ponte a sostegno delle famiglie e della natalità. I dati desunti dall’app Io relativamente al primo semestre 2021 sono eloquenti: 8.949.017 il numero dei cittadini che ha formalmente aderito all’iniziativa; 7.891.835 il numero di utenti con transazioni valide; 16.501.581 il numero di strumenti di pagamento attivati; 742.719.866 le transazioni elaborate.

L’81.7 % delle transazioni ha riguardato spese per importi fino a 50 euro e il numero di utenti che ha fatto più di 100 transazioni è pari al 30,7% del totale. Arrivano allo 0,9 % le transazioni tra 200 e 300 euro, mentre sono lo 0,8% le transazioni oltre i 300 euro. Si può tranquillamente asserire -continua Mastrocinque- (confrontando il numero di transazioni esistenti prima dell’iniziativa) che l’aumento dei pagamenti con strumenti elettronici è stato contenuto rispetto a quanto ci si aspettasse, che è stato fatto in maniera sistemica da chi già usava tali strumenti di pagamento e in genere per pagamenti di esiguo importo. Quando le risorse economiche sono limitate e si fronteggia una crisi -conclude il presidente del Caf-Cia, Alessandro Mastrocinque- sono ben accette misure che tendono a favorire il lavoro, lo sviluppo, il sostegno alle fasce meno abbienti, ma non strumenti che hanno dimostrato poca efficacia oltre che poca equità".