Lollobrigida a Consiglio Agrifish. Ricerca e risorse per eradicare peste suina
Prevenire invasioni come granchio blu, ok monitoraggio su salute suolo ma senza altri costi per agricoltori
Le emergenze peste suina e granchio blu al centro del Consiglio Agrifish a Bruxelles, insieme alla salute del suolo e all’ultimo Food Systems Summit.
Bisogna “prevedere risorse straordinarie e intervenire sia sulla ricerca di un vaccino efficace, sia con pratiche che possano eradicare il fenomeno”, ha spiegato per l’Italia il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, “è necessario considerare la lotta a questa malattia una priorità, dal momento che tocca gli allevamenti suinicoli, strategici per l’Europa, fermando l’export oltre che il consumo interno”.
Quanto al granchio blu, per Lollobrigida occorre “prevenire le invasioni di specie” come questa che “sta occupando i nostri mari”, quindi “difendiamo il ruolo dei pescatori come bio-regolatori che con i loro prelievi contribuiscono a bilanciare l’ecosistema. La miticoltura nel nostro Paese rischia l’azzeramento con gravi danni all’ambiente marino”. Il ministro ha dunque invitato la Ue a “implementare gli studi e attivare un confronto con i paesi extra europei, come sta facendo l’Italia con la Tunisia e l’Albania, che sono altrettanto colpite dalla presenza del granchio blu”.
Sul monitoraggio comune della salute del suolo, altro punto al centro del Consiglio Agrifish, Lollobrigida ha sottolineando che “l’Italia è favorevole, ma senza costi e impegni aggiuntivi per le imprese e tenendo conto di quanto già fatto dagli Stati membri in attuazione degli obblighi previsti dalla Pac”. “Gli agricoltori sono gli ambientalisti più efficaci”, ha detto il ministro, aggiungendo che “potranno trarre vantaggio dall’attuazione di questa direttiva solo nel caso in cui potranno comunicare al consumatore che i prodotti agroalimentari ottenuti provengono da un suolo in salute”. Per questo, il ministro ha proposto di integrare “le banche dati esistenti, in modo da abbassare i costi per l’introduzione di un eventuale schema di certificazione della qualità dei suoli, senza prevedere l’introduzione di nuovi modelli di monitoraggio”.
Al termine dell’incontro, l’informativa della Presidenza sulla Conferenza Onu tenutasi a Roma a fine luglio. “Noi riteniamo che il pianeta deve vedere garantito il suo sistema produttivo, mettendo le persone nella condizione di essere qualitativamente nutrite, senza dover ricorrere a divaricazioni di carattere reddituale”, ha concluso Lollobrigida, auspicando che “i Paesi sviluppati mettano a disposizione gli elementi tecnologici di ricerca e di sostegno per arrivare a garantire qualità a tutti, oltre che cibo per tutti”.