15 Dicembre 2022 | News

Manovra: Aiel-Cia, bene emendamento per Iva su pellet al 10%

#agroenergie #energia #istituzioni #normative #sostenibilità
Condividi

Misura attesa in legge di Bilancio. Sarebbe di sostegno a filiera e a oltre 2 milioni di famiglie a rischio povertà energetica

Soddisfazione da parte di Aiel, l'Associazione delle imprese che operano lungo la filiera legno-energia promossa da Cia-Agricoltori Italiani, per la presentazione di un emendamento al disegno di legge di Bilancio 2023 che propone la riduzione dell'Iva sulle compravendite di pellet dal 22 al 10%.

Il testo, firmato da tutti i presidenti dei Gruppi di maggioranza alla Camera, ricalca la proposta redatta da Aiel-Cia come espressione delle istanze non solo degli operatori del settore, ma anche e soprattutto in favore delle oltre due milioni di famiglie italiane che, in un'ottica di economicità e di rinnovabilità, hanno scelto il pellet come fonte di riscaldamento domestico e che, a causa dei prezzi così elevati, avranno delle difficoltà a riscaldarsi nel corso di questo inverno.

Si tratta di una proposta importante alla luce della grave crisi energetica e dell’aumento dei prezzi, fondamentale per poter garantire alle famiglie e alle imprese italiane, che utilizzano il pellet come vettore energetico, la possibilità di provvedere al loro approvvigionamento energetico che, per l’aumento del prezzo della materia prima, risulta sempre più critico.

“L’emendamento proposto rappresenta uno strumento fondamentale di contrasto al caro energia e di sostegno ai cittadini e alla filiera -spiega Annalisa Paniz, direttrice generale di Aiel-. Va ricordato che le biomasse possono offrire un contributo significativo e immediato sia per la diversificazione e la sicurezza energetica del Paese sia per garantire il raggiungimento degli obiettivi europei di decarbonizzazione fissati dall’Unione europea per il 2030 e 2050: le bioenergie potrebbero infatti arrivare a coprire fino al 68% dell’energia da FER nel settore termico e fino al 37% dei consumi termici finali lordi al 2030”.

Attualmente l’Italia è uno dei Paesi con la più alta aliquota su questo combustibile poiché la Legge di stabilità 2015 (Legge 23 dicembre 2014 n 190) ha disposto l'aumento dell'aliquota Iva sul pellet dal 10 al 22%. La riduzione strutturale dell’aliquota Iva sul pellet porterebbe un immediato contrasto alla povertà energetica, e sarebbe in linea con quanto fatto da altri Paesi dell’Unione europea, come Spagna, dove l’Iva è stata recentemente portata dal 21% al 5%, e Croazia, in cui, attraverso due differenti azioni politiche, l’imposta è stata prima ridotta dal 25% al 13% e poi dal 13% al 5%.

Per tutti questi motivi l’Associazione, i consumatori e le imprese della filiera, lieti dell’attenzione posta sul tema all’interno del Parlamento e consapevoli dello sforzo economico che la proposta richiede, auspicano che questa rientri tra quelle che il Parlamento deciderà di adottare nel prosieguo dell’esame.