Suolo: Cia, per il Festival in centinaia online. Spinta su legge europea
Entro 2030 rispettare Strategia Ue dedicata. Seminario con CREA, ISPRA, Ersaf e Legambiente, chiude rassegna eventi per Soil4Life
Giornata conclusiva per il “Festival del Suolo”. Chiude, con il seminario in streaming, la tre giorni di eventi messi in campo, nell’ambito del progetto Ue Soil4Life, da Cia-Agricoltori Italiani insieme a CREA, ISPRA, Ersaf e con Legambiente capofila. Già più di 100 le presenze online, sulla piazza virtuale ciaperilsuolo.it e sul canale video, dove resteranno disponibili tutti i contribuiti informativi e multidisciplinari. Dall’evento odierno, con l’intervento di tutti i partner, l’attenzione al ruolo della Strategia Ue sul suolo e la spinta, sostenuta dagli esiti del progetto italiano, affinché la Commissione europea formuli, entro il 2030, un’adeguata proposta legislativa sulla salute del terreno.
Del resto -come sottolineato all’evento- l’Italia è il Paese Ue che ha dato maggior impulso alla consultazione ufficiale sul tema (seguono Germania, Francia e Belgio), a conferma della sensibilità crescente e diffusa, a livello nazionale, rispetto alla protezione del suolo, con la percezione evidente che il suo consumo, insieme alla perdita di biodiversità, siano i processi di degrado più severi. Il Paese paga, indubbiamente, l’esperienza diretta di fenomeni erosivi (per il 21%) e di dissesto, con quasi il 94% dei comuni italiani a rischio e oltre 8 milioni di persone che abitano nelle aree ad alta pericolosità. Senza escludere la cementificazione che, in Italia, ha fatto registrare nel 2020 quasi 60 kmq di suolo perso (15 ettari al giorno, quasi 2mq al secondo), circa il doppio rispetto alla media Ue dei terreni occupati da strutture artificiali (pari al 4,2% il suolo consumato rispetto alla superficie).
Dunque -è stato precisato- con il territorio nazionale per lo più montano e collinare, solo un quarto rappresentato da pianura, nella quale si concentrano trequarti della superficie artificiale, cruciale è l’azione che può svolgere l’agricoltura nazionale. E’ leader in Europa per il biologico con 2 milioni di ettari di superfici coltivate (15,8% di Sau nazionale) e vede il 40% delle aziende agricole interessato da boschi con imprenditori agricoli già custodi e guardiani del territorio in chiave climatica, partecipando attivamente al trattenimento al suolo del carbonio.
Parallelamente -lo ha confermato il progetto Soil4Life con le attività dei partner italiani negli ultimi 4 anni- a essere strategico è, però, anche il percorso condiviso con il mondo della ricerca e della sperimentazione in campo, il confronto istituzionale e tra portatori d’interesse fino al dialogo con l’opinione pubblica, a livello nazionale ed europeo, per incentivare lo sviluppo di pratiche agricole conservative e integrate, guardando anche alle energie rinnovabili, e di valorizzazione dei servizi ecosistemici.
Infine, l’input dal seminario a far correre insieme transizione green e digitale per supportare il contributo importante che può arrivare dalle imprese agricole alla sostenibilità ambientale, economica e sociale. Alla Commissione europea, quindi, anche la richiesta di rispettare gli impegni già presi, sebbene alla luce delle emergenze in corso. Va dato seguito agli obiettivi della Strategia Ue sul suolo al 2030, avviando subito la valutazione d’impatto e dando seguito concreto alle consultazioni. Serve a una rapida adozione della proposta legislativa per raggiungere l’obiettivo di una buona salute del suolo in tutta Europa entro il 2050.
Sono intervenuti: Mauro Di Zio, vicepresidente Cia; Claudia Merlino, direttore generale Cia; Fabio Raccosta, responsabile progetto Soil4Life per Cia; Damiano Disimine, Legambiente; Michele Munafò, Ispra; Filiberto Altobelli, Crea; Pietro Iavazzo, Ersaf; Mirco Barbero, DG ENVI - Commissione Europea.
Link per rivedere il seminario: https://youtu.be/Dy4cjKJMfvs